L’inviato Speciale

Cecilia Rinaldi – Rai Radio Uno

Ascolta dal 38’26” il commovente reportage di Cecilia Rinaldi, andato in onda al interno del programma “L’inviato Speciale” di Rai Radio Uno, sul viaggio dei profughi siriani arrivati in Italia grazie al progetto di Corridoi Umanitari attivati dalla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e realizzato con i fondi 8xmille delle chiese valdesi e metodite e con la partecipazione della Comunità di Sant’Egidio.

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In Iran la vittoria elettorale dei moderati e dei riformisti ha premiato la politica del presidente Rohani che ha portato all’accordo sul nucleare e alla progressiva rimozione delle sanzioni internazionali. Un segnale di svolta in un quadro politico ancora frammentato, che non intacca però il sistema di potere della Repubblica islamica. E gli iraniani ancora duramente provati dalla crisi economica nonostante la fine dell’embargo restano divisi tra speranza e disillusione.

L’otto marzo visto dalle donne islamiche che vivono nel nostro paese: Le abbiamo incontrate per conoscere più da vicino le problematiche legate alla loro cultura: Violenza, difficoltà di integrazione ma anche storie di emancipazione e parità di genere.

Dopo che il governo austriaco ha annunciato per la prossima primavera la chiusura delle frontiere tra Vienna e l’Italia per impedire l’arrivo di profughi dal nostro Paese oltre una piccola quota prefissata, in Trentino Alto Adige c’è preoccupazione per le eventuali conseguenze del blocco. Siamo andati a vedere come funziona oggi l’assistenza e quale potrebbe essere la possibile evoluzione della situazione nell’area.

E mentre in Europa si moltiplicano muri e steccati per impedire l’arrivo dei migranti, l’Italia apre un primo corridoio umanitario per i profughi siriani che fuggono dalla guerra. I primi 93, di cui 41 bambini, sono arrivati in aereo dal Libano, evitando così di rischiare la vita in mare e di affrontare il calvario della rotta balcanica. Il progetto pilota, ideato dalla federazione delle chiese evangeliche e dalla comunità di Sant’Egidio, che non comporta alcuna spesa per lo stato italiano, è finanziato con l’8 per mille alla chiesa valdese.

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