Soddisfazione è stata espressa da Paolo Naso, intervenuto in rappresentanza della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI):
“L’iniziativa italiana è stata esplicitamente condivisa da vari europarlamentari ed entra ora formalmente nell’agenda politica europea”
Roma, 28 giugno 2016 (NEV/CS43) – “Il nostro progetto ecumenico dei ‘corridoi umanitari’ in sede europea ha visto un’accoglienza davvero positiva e incoraggiante”, ha affermato Paolo Naso, che oggi a Bruxelles ha partecipato in rappresentanza della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) ad un incontro presso il Parlamento Europeo teso ad allargare all’Europa la “buona pratica” già sperimentata con successo in Italia, la quale, secondo il vicepresidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, presente per l’occasione, merita sostegno internazionale.
Ad illustrare davanti ad una platea di circa 150 persone, tra cui le parlamentari europee Cécile Kyenge ed Elly Schlein, sono intervenuti oltre a Paolo Naso anche Mauro Garofalo, responsabile delle relazioni internazionali della Comunità di Sant’Egidio; Eugenio Ambrosi, direttore regionale per l’Europa della OIM, nonché Giulio Di Blasi, membro di gabinetto della vicepresidente della Commissione europea Federica Mogherini.
“L’incontro di oggi si è svolto in un clima di grandissimo interesse e segna un passaggio fondamentale per la promozione, la duplicazione e l’allargamento dei corridoi umanitari. L’iniziativa italiana promossa dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia, dall’otto per mille della Tavola valdese e dalla Comunità di Sant’Egidio nel quadro di un protocollo sottoscritto con i Ministeri dell’Interno e degli Esteri è stata esplicitamente condivisa da vari europarlamentari ed ora entra formalmente nell’agenda politica europea”, ha dichiarato Paolo Naso al termine della presentazione, aggiungendo: “Ma se oggi siamo qui a Bruxelles, il nostro lavoro continua anche a Lampedusa e Scicli, e in tutti i centri evangelici e cattolici che accolgono i migranti che in queste stesse ore sbarcano in Italia dopo essere stati sfruttati e umiliati e avendo riempito al rischio della propria vita le tasche di oscuri trafficanti. I corridoi umanitari sino l’alternativa sicura, legale e sostenibile a questa brutalità di cui l’Europa è testimone”.
Per parte evangelica erano presenti per l’occasione anche il presidente della Chiesa protestante unita del Belgio (EPUB), pastore Steven Fuite, e per la Commissione delle chiese europee per i migranti (CCME) il segretario esecutivo Thorsten Moritz.
Ad oggi, l’iniziativa dei “corridoi umanitari” ha permesso a quasi 300 siriani ed iracheni (tra cui moltissimi bambini) muniti di visto umanitario di raggiungere in modo sicuro l’Italia attraverso un regolare volo di linea da Beirut.