Corridoi umanitari, altri arrivi a Fiumicino

Agenzia NEV

Roma (NEV), 2 marzo 2017 – Nuovi volti, nuove valige, stessa speranza. Questa mattina il Terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino ha dato il benvenuto in Italia ad altri 70 cittadini siriani provenienti dai campi profughi Libano.

Con gli arrivi di oggi e lunedì scorso sale a 700 il numero di persone messe in sicurezza dai corridoi umanitari promossi dalla Federazione delle chiese evangeliche (FCEI), dalla Chiesa valdese e dalla Comunità di Sant’Egidio. Un progetto pilota nato nell’ecumenismo italiano, che stando all’accordo siglato con i ministeri degli Esteri e dell’Interno si propone di riparare nel nostro paese 1000 persone in condizione di fragilità, garantendo un visto umanitario e un viaggio sicuro a chi altrimenti sfiderebbe il mare affidandosi ai trafficanti di esseri umani. I due voli Beirut-Roma garantiti in questi giorni da Alitalia costituiscono il settimo ponte aereo dall’inizio del progetto, apertosi nel febbraio dell’anno scorso con l’arrivo della piccola Falak e della sua famiglia.

Come ogni volta, anche quest’oggi i corridoi umanitari non finiscono a Fiumicino. Perché a esclusivo carico degli enti promotori è anche l’accoglienza e l’integrazione de nuovi arrivati. Se 18 delle 50 persone atterrate lunedì hanno trovato sistemazione in Calabria, sotto la responsabilità della FCEI; buona parte dei siriani atterrati oggi troverà accoglienza nelle strutture predisposte dalla Diaconia valdese (CSD) su tutto il territorio nazionale.

Un progetto fattibile e replicabile, che sull’esempio italiano è al vaglio anche in altri paesi europei.

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MH
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