Luca Maria Negro: Facciamo breccia abbattendo i muri dell’immobilismo

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Agenzia NEV

«E’ compito dei credenti, quello di fare breccia»: lo ha detto ieri mattina, nel corso del culto domenicale, il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), pastore Luca Maria Negro, predicando su Michea 2,12-13 nella chiesa valdese di Palermo di via dello Spezio. Al culto, oltre alla comunità multiculturale guidata dal pastore Peter Ciaccio, hanno assistito i partecipanti del Convengo internazionale “Vivere e testimoniare la frontiera. Migrazioni, confini e accoglienza”, promosso da Mediterranean Hope (MH) – Programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia.

Il pastore Negro, sottolineando la natura di Dio “sforzatore” espressa in Michea – «colui che sfonda le porte, che fa la breccia abbattendo muri e frontiere» – ha tuttavia richiamato il ruolo del popolo di Dio, chiamato a seguirlo: «Sì, è Dio ad aprire i varchi, ma Egli chiama il suo popolo a cooperare per fare la breccia». E ha portato tre esempi, pratici e reali, di come alcune chiese e credenti in Italia hanno osato fare breccia nell’immobilismo dei muri: la benedizione delle coppie omosessuali, la condivisione della cena del Signore da parte di coppie interconfessionali, e i corridoi umanitari. Tutti modi diversi, che si collocano in ambiti differenti, dove tuttavia un pezzo del popolo di Dio si è inoltrato, varcando frontiere, pregiudizi, dogmi. Il culto si è concluso con la Cena del Signore.

I lavori della Conferenza “Vivere e testimoniare la frontiera” sono quindi proseguiti per tutta la domenica presso il Centro diaconale “La Noce” in gruppi e workshop su temi quali: il sistema di asilo e di protezione internazionale, l’esternalizzazione delle frontiere, le sfide dell’accoglienza e dell’integrazione, il ruolo delle chiese nella crisi migratoria: occasioni per scambiare buone pratiche e esperienze tra chiese e organismi ecumenici di più di 12 paesi europei e degli USA.

La giornata di oggi, lunedì 2 ottobre si sta svolgendo presso la Sala comunale “Villa Niscemi” di Palermo con il sindaco, Leoluca Orlando, tra gli altri. Domani 3 ottobre i partecipanti del Convegno si sposteranno a Lampedusa, dove nel pomeriggio si terrà una cerimonia ecumenica in memoria di tutti i migranti morti sulle frontiere.

MH
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