I migranti a Lampedusa: che cosa cambia?

Apprendiamo dai media della chiusura temporanea dell’hotspot di Lampedusa per consentire lavori di ristrutturazione urgenti. L’annuncio giunto da Roma nei giorni scorsi, arriva sull’isola di Lampedusa in un contesto contraddistinto da episodi drammatici e preoccupanti.

La decisione arriva dopo fatti gravissimi quali il suicidio, il 5 gennaio scorso, del giovane Alì sfiancato da oltre due mesi di permanenza all’interno del centro; il prolungato trattenimento anche di donne e minori ben oltre i tempi previsti dalla legge; l’incendio dell’8 marzo e l’inagibilità di alcune sezioni della struttura il cui degrado era stato più volte denunciato in analitiche relazioni di organizzazioni come Oxfam Italia e Amnesty International e dello stesso Garante dei diritti dei detenuti.

Sebbene la chiusura – seppur temporanea – dell’hotspot sia stata auspicata e richiesta a gran voce dagli abitanti dell’isola da anni, la notizia non rassicura né sul futuro della struttura di accoglienza né sulla condizione dei migranti che stanno per essere allontanati dall’isola.

  • Per questo chiediamo che, a norma di legge, sia loro concesso il diritto di richiedere protezione internazionale.
  • Al tempo stesso, interpretando i sentimenti di gran parte della popolazione di Lampedusa, alle Autorità competenti che gestiscono il centro di Contrada Imbriacole chiediamo una comunicazione sui tempi di riapertura e un chiarimento sulla natura giuridica del centro.

Troppo spesso decisioni sulle misure di accoglienza gestite sull’isola sono state realizzate senza tenere nel dovuto conto i bisogni dell’isola da una parte e i diritti dei migranti dall’altra.

La bassissima affluenza degli elettori di Lampedusa alle ultime consultazioni politiche è chiaro segno di una comunità che non è più disposta ad accettare il ruolo totalmente passivo alla quale è stata relegata.

Lampedusa vuole continuare ad essere una meta sicura per tutti quelli che l’attraversano, un’isola accogliente, un luogo e una comunità solidale nel Mediterraneo.

MH
MH
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