Roma (NEV), 14 ottobre 2019 – Sale a 390 il numero di persone accolte in Francia da luglio 2017 attraverso i corridoi umanitari. Il progetto ricalca quello italiano realizzato dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Tavola Valdese e Comunità di Sant’Egidio. Domani, 15 ottobre, con un volo di linea sbarcheranno a Parigi quindici rifugiati, mentre pochi giorni fa, il 3 ottobre, sono arrivate altre tre famiglie, undici persone in totale, il più giovane ha 3 anni, il più grande 64.
“La situazione in Libano per il nucleo di cui ci siamo occupati come FCEI e che sarà accolto in Francia – spiega Simone Scotta, operatore di Mediterranean Hope a Beirut – è abbastanza difficile: in primis per la questione medica del figlio oggi diciassettenne, Ali, iniziata all’età di sei anni. Da quando era piccolo, infatti, soffre di problemi ai reni, che gli impedivano in buona sostanza di frequentare la scuola. A causa della malattia, poi, Ali è di statura bassa e corporatura esile ed è stato spesso bullizzato per questo. Non solo, perchè suo padre, il capofamiglia, fu arrestato perchè si pensava facesse parte di un gruppo di opposizione: in realtà era un verduraio. E’ stato detenuto per sei mesi, e ci ha raccontato di essere stato picchiato selvaggiamente più volte. Infine, una volta arrivati in Libano, il capofamiglia ha avuto problemi legati al permesso di residenza – condizione che riguarda più del 63% dei siriani in LIbano – e che hanno portato al sequestro del carretto con cui si guadagnava da vivere. Ha lavorato fino a pochi mesi fa come operaio, guadagnando l’equivalente di 16 euro per una giornata di lavoro”.
Per loro, dunque, finalmente la possibilità di una nuova vita.
I beneficiari di quest’ultimo corridoio saranno accolti in varie città francesi, tra le quali Tolosa, Bordeaux, Lione.
La Francia è stata il primo paese europeo ad adottare il progetto ecumenico dei corridoi umanitari, grazie a un protocollo d’intesa firmato il 14 marzo 2017 all’Elysée, tra il ministero dell’Interno, il ministero degli Affari Esteri, la Comunità di Sant’Egidio, la Federazione protestante di Francia e la Conferenza episcopale francese. L’intesa prevede un percorso d’identificazione, accoglienza e integrazione per 500 persone entro la fine del 2019.
Nel frattempo, in Italia, dopo la recente due giorni di confronto per chiedere un corridoio umanitario europeo dalla Libia, si attende per la fine del mese di novembre il prossimo arrivo di donne, bambini, uomini siriani, che sbarcheranno a Fiumicino con un volo di linea da Beirut.