Spettacolo di pupi siciliani per i bambini di Scicli: alla scoperta di Martin Lutero

La rubrica “Lo sguardo dalle frontiere” è a cura degli operatori e delle operatrici di Mediterranean Hope (MH), il progetto sulle migrazioni della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Questa settimana “Lo sguardo” proviene da Scicli ed ospita un contributo scritto da due maestre di una seconda elementare della cittadina siciliana.

Scicli (NEV), 23 ottobre 2019 – Venerdì 18 ottobre i venti bambini di sette anni, della multietnica seconda E dell’I.C. Vittorini di Scicli, con lo zaino sulle spalle e il berrettino giallo, sono partiti da scuola, carichi di aspettative, alla volta della Casa delle Culture, per vivere una nuova avventura: l’incontro con l’opera dei pupi.

La compagnia palermitana del maestro Angelo Sicilia ha messo in scena per i piccoli lo spettacolo “Martin Lutero e la Riforma Protestante”.

I pupi sono stati degli efficaci mediatori che grazie alla capacità narrativa, al tipico tono di voce dei pupari e ai numerosi colpi di scena, hanno permesso ai bambini di partecipare con grande interesse, rendendo semplice e comprensibile l’argomento storico dai contenuti impegnativi. Ai bambini è arrivato soprattutto il messaggio della lotta fra il bene ed il male, quest’ultimo rappresentato da un rosso diavolaccio che brandendo la spada, ha ridestato l’attenzione che ogni tanto andava diminuendo. Del resto i duelli fanno parte della tradizione del teatro dei pupi e anche in questo spettacolo non potevano mancare.

Gli alunni sono rimasti sorpresi dalle dimensioni dei pupi, alti quasi quanto loro e si sono incuriositi per quello che succedeva alla “calata” del sipario; hanno chiesto come venivano create e cambiate le scene e, interessati anche alle informazioni più tecniche, hanno voluto sapere come venivano mossi i pupi, misteri che sono stati svelati da Angelo Sicilia alla fine della rappresentazione.

La bellissima esperienza conferma che l’opera dei pupi rimane uno spettacolo di grande fascino per i bimbi di tutto il mondo, perché riesce a veicolare in modo semplice, diretto e costruttivo qualsiasi tipo di messaggio. Nell’era della tecnologia e della multimedialità l’incontro tra la tradizione siciliana e il mondo fantastico e immaginario dei nostri bambini che porta con sè fiabe, racconti e vissuti di Paesi tanto diversi, è stato molto emozionante, così come è emozionante, ogni volta, entrare nella Casa delle Culture, per tutto il significato, tutte le storie e le speranze che questo luogo racchiude.

Cosa ci siamo portati a casa? Moltissime sensazioni. L’impressione di essere entrati in una casa magica nella quale tanti mondi si incontrano, si conoscono e si fondono insieme; ma soprattutto il ricordo dell’espressione degli occhi di un piccolo bimbo venuto da lontano che insieme ai nostri bambini ha vissuto la “magia” di questa esperienza.

I bambini della 2^ E dell’I.C. Vittorini di Scicli con le maestre Valeria Salonia & Rossella Fadigati

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