Welcome Woinshet

Woinshet ha 28 anni. È nata ad Addis Abeba, capitale dell’Etiopia, città da cui è fuggita qualche anno fa, trasferendosi in Libano, a Beirut. È arrivata nel “Paese dei cedri”, impiegata come lavoratrice delle pulizie, attraverso il sistema così detto della Kafala, un meccanismo di sponsorhip privato particolarmente attivo in diversi stati del quadrante mediorientale, Qatar, Arabia Saudita, Libano, appunto, paese in cui Woinshet ha lavorato per due anni, prima di ammalarsi di una grave malattia ai ren e perdere di conseguenza ogni sostegno e sponsorship in Libano.

Il Migrant Community Center di Beirut, una organizzazione che si occupa della tutela socio-legale dei lavoratori migranti in Libano, ha segnalato la storia di Woinshet agli operatori di Mediterranean hope presenti sul posto.                               

In particolare, Luciano Griso e Monica Natali, rispettivamente, il medico responsabile del progetto Medical Hope, e l’infermiera volontaria che lo affianca, hanno visitato Woinshet all’Hariri Hospital, tra i pochi ospedali pubblici della zona, e dove la donna era fino ad allora ricoverata per poter effettuare tre sessioni di dialisi alla settimana.

Da qualche tempo la ragazza a causa della sua situazione economica non poteva più essere assistita neanche dal punto di vista sanitario e la Federazione delle chiese evangeliche in Italia ha affrontato le spese necessarie per proseguire la dialisi e sostenere altri esami specialistici.

Oggi Woinshet è in Italia, sarà accolta per la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) nella città di Torino, all’interno di uno degli appartamenti già messi a disposizione dalla Commissione Sinodale per la Diaconia (Csd) per il programma dei corridoi umanitari, dove potrà ricevere le cure adeguate, ed essere sostenuta nel sucessivo percorso di inserimento socio-lavorativo.

MH
MH
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