Protestantesimo, la puntata di Pasqua sul progetto della FCEI in Bosnia

Foto: IPSIA ACLI

La trasmissione andrà in onda domenica mattina, 4 aprile, alle 8 (in replica martedì 6 aprile alle 00.50 e domenica notte 11 aprile all’una), su RaiDue. Al centro della puntata la nuova iniziativa umanitaria di Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, lungo la rotta balcanica

Roma (NEV), 30 marzo 2021 – Si intitola “Bihać: ai confini dell’Europa”, la prossima puntata della trasmissione Protestantesimo su Rai 2, che andrà in onda domenica 4 aprile e sarà dedicata alla più recente iniziativa umanitaria di Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia.

“Sciolta la neve sulle montagne, l’emergenza in Bosnia continua – si legge nella sinossi -. Sono ancora decine di migliaia i migranti che passano le loro notti nei campi profughi del Cantone di Una Sana. I meno fortunati tra loro non hanno neanche quel privilegio e vivono nelle foreste. A proteggerli dal freddo, solo un sacco a pelo e quell’incrollabile speranza di riuscire un giorno a vincere il loro “Game”, ovvero attraversare quel Confine in cui poter costruire il loro futuro. Una situazione davvero insostenibile alle porte dell’Unione Europea”.

Il progetto in Bosnia è realizzato insieme alla ONG Ipsia-Acli sostenuto dall’Otto per mille alle chiese valdesi e metodiste e prevede, oltre all’avvio di cucine collettive nel campo di Lipa, aperte pochi giorni fa, una tensostruttura sociale e varie attività di supporto alle persone migranti. Inclusa la valutazione di un possibile corridoio umanitario dai Balcani.

La puntata, condotta come sempre da Catia Barone, andrà in onda domenica mattina 4 aprile alle 8 e in replica martedì notte 6 aprile alle ore 00.50 e domenica notte 11 aprile all’una, sempre su RaiDue.

In studio, a commentare quanto accade lungo la rotta balcanica, ospiti la giornalista di Internazionale Annalisa Camilli e il coordinatore di Mediterranean Hope, Paolo Naso. I servizi realizzati in Bosnia, grazie alla collaborazione degli operatori di Mediterranean Hope Claudia Vitali e Niccolò Parigini, sono a cura di Claudio Paravati, Michele Lipori e Giuseppe Bellasalma.

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