Arance solidali, al via la nuova stagione di “Etika”

Roma (NEV), 31 ottobre 2023 – Tornano, per il quarto anno, le arance solidali della campagna Etika. Il progetto targato Mediterranean Hope, programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), in collaborazione con l’associazione SOS Rosarno e la cooperativa sociale Mani e Terra, riprende infatti la vendita dei prodotti agrumicoli calabresi a novembre.

Etika, lo ricordiamo, è il marchio di una filiera di acquisto solidale che lo scorso anno è riuscita a distribuire circa 100 mila kg di arance prodotte dalla cooperativa Mani e Terra, collegata a SOS Rosarno. La rete di acquisto ha coinvolto le chiese protestanti italiane e estere, oltre che associazioni e gruppi di acquisto. “Per i produttori che tentano di coniugare il rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente con la responsabilità sociale d’impresa – si legge nel volantino di presentazione dell’iniziativa -, questi acquisti sono fondamentali per continuare ad esistere, semplicemente perché permettono di contrasta- re la concorrenza imposta dai mercati con continui ribassi dei prezzi. Mani e Terra e SOS Rosarno, infatti, si impegnano a garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori, un giusto compenso ai produttori, l’accesso a cibi di qualità a prezzi etici e trasparenti e il supporto a pratiche di mutualismo in Italia e all’estero”.

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Con l’acquisto dei prodotti di Etika si contribuisce a sostenere le attività di Mediterranean Hope nella Piana di Gioia Tauro per la tutela dei diritti dei lavoratori braccianti. Anche quest’anno, la proposta di Mediterranean Hope a chi acquista i prodotti di Etika è un prezzo che comprende l’aggiunta di una quota sociale del 10% per sostenere le pratiche solidali portate avanti nella Piana, tra le quali la più importante è l’Ostello sociale – Dambe So.

L’Ostello sociale Dambe So – che in lingua bambarà vuol dire “casa della dignità” (qui un articolo di Roberto Saviano sul Corriere in cui si parla proprio di questo progetto, ndr) – è stato avviato a febbraio 2022, ed è una casa ecosolidale che accoglie lavoratori braccianti durante la stagione agrumicola e supporta, durante l’estate, percorsi di turismo responsabile e solidale.

Nella Piana di Gioia Tauro, dove Mediterranean Hope opera dal 2019, “l’83% dei braccianti lavora in condizioni di sfruttamento – come spiegano i promotori dell’iniziativa – e vive in situazioni di estremo disagio: interferenze della criminalità organizzata, fenomeno del caporalato, condizioni di lavoro estreme e disumane, paghe al di sotto dei minimi salariali, degrado ambientale e abitativo. In questo contesto, Dambe So ha la possibilità di ospitare fino a 45 lavoratori, che contribuiscono alle spese con una quota calmierata. Dopo l’avvio del primo anno in cui si potevano ospitare circa 20 persone, grazie ai contributi provenienti dalla vendita diretta delle arance e da altre ini- ziative, oggi i posti sono stati raddoppiati.

Significa meno persone nei ghetti e più dignità abitativa”. L’Ostello è quindi in parte autofinanziato da chi lo abita ma anche dalla quota sociale che viene applicata ai prodotti a marchio Etika.

Proseguono inoltre le altre iniziative nella Piana quali “Luci su Rosarno” e “Fuori dal buio”, attraverso le quali lo scorso anno sono stati distribuiti dispositivi illuminanti per 600 biciclette e 700 giacche con strisce catarifrangenti ad alta visibilità per la messa in sicurezza dei lavoratori che per raggiungere i campi si spostano in bici su strade buie e pericolose.

Qui sotto il volantino della nuova campagna per l’acquisto delle arance di Etika – con tutte le informazioni pratiche per fare gli ordini -, in due formati, il primo stampabile:

volantino ETIKA 2023-24_PER STAMPA;

volantino ETIKA 2023-24

Intanto, proprio in questi giorni si è conclusa la seconda edizione del Rosarno Film Festival “Fuori dal ghetto”, un’altra delle iniziative di Mediterranean Hope in questo territorio. In particolare il primo premio della rassegna, durante la quale una giuria composta da braccianti, studenti e volontarie ha visionato 11 corti, è andato a “Aguas de oro” di Simona Carnino.

Il film racconta la storia di Maxima Acuña Chaufe, una donna peruviana che cerca di difendere la propria terra. “Quello che ci ha colpito – si legge nella motivazione della giuria – è la forza di questa donna che lotta non solo per difendere la sua terra ma tutto il suo popolo. Il corto rappresenta a pieno gli abusi di potere globali che stanno distruggendo noi e le nostre terre. Tutto questo in nome del profitto e delle multinazionali. L’esempio di questa persona ci trasmette forza e speranza e con la scelta di questo corto vogliamo esprimere la nostra vicinanza alla sua lotta: insieme siamo più forti”.

Come lo scorso anno, il premio simbolico è stato una cassa di agrumi e prodotti della terra offerti da Sos Rosarno.

Due menzionispeciali per “Gladiatores” di Maryam Rahimi (Spagna) e “Solo” di Francesca Ronca (Vietri, Campania).

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