Libano, ricoverata a Torino la piccola Amal

Roma (NEV), 25 agosto 2020 – E’ arrivata ieri, lunedì 24 agosto, a Torino, la piccola Amal, una bambina libanese gravemente malata che, grazie all’impegno della FCEI, riceverà cure e assistenza.

Amal, “speranza” in arabo, (nome di fantasia) ha poco meno di tre anni, è una bambina libanese, vive a Beirut con il papà infermiere, la mamma siriana e il fratellino di 10 mesi. “La scorsa settimana – racconta Luciano Griso, medico di Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della FCEI – i suoi genitori si sono presentati al nostro sportello, che abbiamo aperto insieme ad altre realtà, a pochi chilometri dall’esplosione che ha sconvolto la capitale libanese poche settimane fa, per far fronte all’emergenza.

Affetta da una grave forma di leucemia, Amal necessita molto probabilmente di un trapianto di midollo osseo urgente ma i costi di un intervento di questo tipo – così come tutte le altre cure – in un paese in cui non c’è, di fatto, la sanità pubblica sono inaccessibili. A maggior ragione in un periodo di crisi drammatica come quello che sta attraversando il Libano”.
Grazie quindi alla sinergia tra istituzioni nazionali e regionali, Amal è arrivata ieri con un volo di linea da Beirut a Torino, “è in buone condizioni ed è stata subito ricoverata all’ospedale pediatrico Regina Margherita, dove – continua il medico – inizierà le terapie di preparazione al trapianto di midollo osseo, unica sua speranza di sopravvivenza. Oggi sarà sottoposta al prelievo del midollo osseo per valutare l’estensione della malattia e le sue condizioni generali, dopo di che si deciderà come procedere con la terapia, fino all’eventuale possibilità di effettuare un trapianto, con il padre della piccola come donatore. Sono tempi medio-lunghi e la procedura è molto complessa”.

“Ringraziamo per essersi mobilitati in pieno agosto, riuscendo ad aiutare prontamente questa bambina, nonostante le tante difficoltà burocratiche e logistiche – concludono Luciano Griso and Paolo Naso – tutte le persone e le istituzioni che si sono prodigate in tal senso: la vice ministra Emanuela Del Re, l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Icardi, il consigliere regionale Marco Grimaldi e la primaria del reparto di oncoematologia, prof. Franca Fagioli“.

La Diaconia Valdese – Servizi Inclusione, che gestisce l’accoglienza dei beneficiari dei corridoi umanitari, si è già attivata per offrire ad Amal e al suo papà il supporto necessario durante la loro permanenza in Italia.

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