Minacce al vescovo Bedford-Strohm per il suo impegno a favore dei migranti

Il vescovo con Daniele Garrone e Paolo Naso

Roma (NEV), 7 gennaio 2020 – Il presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania, Heinrich Bedford-Strohm, ha riferito, in un’intervista, di avere ricevuto minacce di morte. Il motivo sarebbe il suo impegno a favore del salvataggio in mare dei migranti. La notizia è stata ripresa ieri, 6 gennaio, dal sito Voceevangelica.ch e ha suscitato numerose reazioni e solidarietà da parte di rappresentanti delle chiese protestanti europee e della società civile.

“Sono certo che nessuna minaccia di morte potrà fermare l’azione di Heinrich Bedford-Stroh – ha dichiarato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – che nessuna provocazione potrà interrompere l’azione intrapresa dalla sua comunità per salvare vite umane e affermare il diritto alla vita per tutti. Sono piuttosto convinto che, a maggior ragione, a queste forme di intolleranza si debba rispondere in modo convinto con la solidarietà e la cooperazione fra quanti si oppongono a politiche di violenza e morte”.

Heinrich Bedford-Strohm, che dal 4 ottobre scorso è cittadino onorario di Palermo, è stato promotore di diverse iniziative per l’allestimento di navi ed equipaggi per il salvataggio di naufraghi nel Mediterraneo lungo le rotte delle migrazioni, fra cui l’alleanza “United4Rescue” che è stata presentata ad Amburgo insieme al sindaco Orlando, e “Seebrücke”, una rete di 110 comuni che si dichiarano porto aperto e sicuro e che offrono accoglienza ai migranti.

Lo scorso 3 giugno, proprio a Palermo, il vescovo ha incontrato tra l’altro anche una delegazione della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, composta dal professor Daniele Garrone, in rappresentanza del Consiglio della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e della Tavola Valdese, e Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean Hope, programma rifugiati e migranti della Federazione.

Gli esponenti italiani espressero in quell’occasione al vescovo Bedford-Strohm la gratitudine delle chiese italiane per il costante sostegno, materiale e spirituale, ricevuto dalle chiese tedesche per il loro impegno a favore di migranti e rifugiati.

Il rappresentante dell’EKD ebbe anche modo di apprezzare il lavoro di Mediterranean Hope e in particolare si dichiarò favorevolmente impressionato dal progetto ecumenico dei corridoi umanitari.

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