Mediterranean Hope sbarca in Calabria

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Una nuova attività del programma rifugiati e migranti della FCEI da settembre a Rosarno. Al centro dell’iniziativa l’aiuto ai migranti sfruttati nei campi e il sostegno ad aziende e prodotti “slavery free”

Roma (NEV), 22 agosto 2019 – Dopo l’osservatorio di Lampedusa, l’accoglienza a Scicli e i corridoi umanitari dal Libano, i braccianti sfruttati in Calabria: parte dalla tristemente famosa Rosarno la nuova sfida di Mediterranean Hope, programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia. Il progetto aprirà infatti uno sportello di assistenza ed aiuto ai braccianti e avvierà una serie di interventi di tipo sociale, informativo e culturale. Al centro dell’iniziativa, la promozione del lavoro dignitoso, etico e dei prodotti della filiera “slavery free”, che garantisce diritti e condizioni dignitose per chi lavora nell’agricoltura.

«Il nostro lavoro in Calabria prende le mosse dal confronto con le realtà che conoscono direttamente i bisogni dei migranti e dei lavoratori sfruttati – dichiara Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia – . A partire da queste relazioni con i soggetti che già operano sul territorio, proporremo uno sportello mobile, per assistere i lavoratori dal punto di vista dei diritti sociali, e una scuola di italiano, supportando un’iniziativa già avviata nel campo di Rosarno. A fianco di queste due attività, vogliamo sostenere i percorsi di lavoro regolare e dignitosi e le aziende e i prodotti che rispettano i diritti delle persone».

Nell’ambito del progetto calabrese di MH, il 22 e 23 ottobre prossimi, si svolgerà anche un convegno a Reggio Calabria e San Ferdinando, dal titolo “Ma che arance mangi? Mezzogiorno, agricoltura, immigrazione”, al quale parteciperanno voci del mondo del lavoro, forze sociali, esponenti del mondo della cultura e del giornalismo, del sindacalismo, del terzo settore, realtà e testimonianze di chi si occupa di agricoltura e contrasto allo sfruttamento dei braccianti.

Qui il programma – provvisorio – dell’iniziativa: Programma-Provvisorio-Ma-che-arance-mangi.pdf

Per iscrizioni al convegno, entro il 15 settembre: convegnofcei@gmail.com; per informazioni sul progetto Rosarno: mh.rosarno@fcei.it.

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